Quinta-feira - 15/10/2009
A proposta de reduzir à metade o tempo para dar a cidadania ao estrangeiros não comunitários residentes no país não convence os italianos. Uma pesquisa conduzida pelo instituto IPR Marketing, que abrangeu um universo de mil entrevistas, indicou que a maioria (62%) prefere a manutenção da lei atual, que estabelece a necessidade de 10 anos de residência na Itália para obter a cidadania. Um total de 33% manifestou-se favoravelmente à redução para cinco anos.
A opinião dos italianos é homogênea em todo o território, pois a pesquisa apresentou índices semelhantes entre o Norte, o centro e o Sul.
Já em termos de opção partidária houve diferenças. Os entrevistados identificados com a centro-esquerda, em sua maioria (56%), optaram por uma redução no tempo, enquanto os simpatizantes da centro-direita, quase maciçamente (86%), preferem manter o tempo atual.
Cittadinanza breve: non piace al 62% degli italiani
La proposta di dimezzare i tempi per la concessione della cittadinanza italiana agli stranieri non comunitari non convince gli italiani. Il sondaggio che l’Istituto IPR Marketing effettuato il 30 settembre 1000 cittadini italiani evidenzia infatti come l`ampia maggioranza degli italiani (62%) è a favore della Legge attuale che sancisce che per ottenere la cittadinanza sono necessari 10 anni di residenza in Italia
Questa opinione risulta piuttosto omogenea sul territorio con percentuali molto simili sia a Nord (61%) che al Centro ed al Sud. Al contempo il 33% è per il cambiamento della Legge attuale che dovrebbe ridurre a 5 anni l’obbligo di residenza.
La dialettica Centrosinistra – Centrodestra. La disaggregazione politica ripropone in ogni caso una valutazione opposta tra gli elettori della maggioranza e dell`opposizione di centrosinistra: mentre tra questi ultimi infatti, troviamo una maggioranza di favorevoli al dimezzamento dei tempi (56%), tra i sostenitori della maggioranza il giudizio è nettamente a favore della Legge attuale tanto che la percentuale dei favorevoli arriva all’`86%.
(IPR Marketing)
A proposta de reduzir à metade o tempo para dar a cidadania ao estrangeiros não comunitários residentes no país não convence os italianos. Uma pesquisa conduzida pelo instituto IPR Marketing, que abrangeu um universo de mil entrevistas, indicou que a maioria (62%) prefere a manutenção da lei atual, que estabelece a necessidade de 10 anos de residência na Itália para obter a cidadania. Um total de 33% manifestou-se favoravelmente à redução para cinco anos.
A opinião dos italianos é homogênea em todo o território, pois a pesquisa apresentou índices semelhantes entre o Norte, o centro e o Sul.
Já em termos de opção partidária houve diferenças. Os entrevistados identificados com a centro-esquerda, em sua maioria (56%), optaram por uma redução no tempo, enquanto os simpatizantes da centro-direita, quase maciçamente (86%), preferem manter o tempo atual.
Cittadinanza breve: non piace al 62% degli italiani
La proposta di dimezzare i tempi per la concessione della cittadinanza italiana agli stranieri non comunitari non convince gli italiani. Il sondaggio che l’Istituto IPR Marketing effettuato il 30 settembre 1000 cittadini italiani evidenzia infatti come l`ampia maggioranza degli italiani (62%) è a favore della Legge attuale che sancisce che per ottenere la cittadinanza sono necessari 10 anni di residenza in Italia
Questa opinione risulta piuttosto omogenea sul territorio con percentuali molto simili sia a Nord (61%) che al Centro ed al Sud. Al contempo il 33% è per il cambiamento della Legge attuale che dovrebbe ridurre a 5 anni l’obbligo di residenza.
La dialettica Centrosinistra – Centrodestra. La disaggregazione politica ripropone in ogni caso una valutazione opposta tra gli elettori della maggioranza e dell`opposizione di centrosinistra: mentre tra questi ultimi infatti, troviamo una maggioranza di favorevoli al dimezzamento dei tempi (56%), tra i sostenitori della maggioranza il giudizio è nettamente a favore della Legge attuale tanto che la percentuale dei favorevoli arriva all’`86%.
(IPR Marketing)
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