terça-feira, 22 de janeiro de 2008

Fábio Porta comenta anúncio de recursos para a solução das filas da Cidadania Italiana.

"É tudo e nada ao mesmo tempo", diz Fábio Porta ao comentar anúncio de recursos para a solução das filas da cidadania.

É tudo e nada ao mesmo tempo, reagiu o vice-presidente do Comites de São Paulo, Fábio Porta, ao receber a notícia de que una "força-tarefa" deve funcionar até agosto próximo. "Se não é agora, quando será?", repetiu Porta. Confira porque e leia os comunicados oficiais do vice-ministro Danieli e do senador Polastri.

CURITIBA – PR – Trinta e dois milhões de euros, 150 trabalhadores temporários, 25 funcionários a mais, 15 dos quais exclusivos para o setor de cidadania – eis o arsenal colocado à disposição pelo governo italiano para a solução das ‘filas da cidadania’ na Argentina e, principalmente, no Brasil.

Os trabalhos deverão ser iniciados, segundo informa o vice-ministro Franco Danieli em carta endereçada ao senador Edoardo Pollastri, já nos próximos meses.

A notícia, de certa forma já esperada depois da reunião da Comissão especial do Senado italiano para questões dos italianos no Exterior, no início do ano (16 de janeiro), em Roma, despertou entusiasmo de lideranças da comunidade italiana há muito preocupadas com o crônico problema de mais de 500 mil pessoas que aguardam o reconhecimento da cidadania por direito de sangue diante das portas dos consulados italianos que operam no Brasil.

“É tudo e nada ao mesmo tempo”, disse Fábio Porta, vice-presidente do Comites de São Paulo e um dos principais críticos da situação. “Pode ser tudo – explica ele – se, como se deseja, ao Brasil for destinada a maior parte dos recursos humanos”; mas “pode ser nada “se a distribuição não for proporcional ao problema e sobretudo se os Consulados não se demonstrarem prontos a ver esta disponibilidade com espírito de colaboração para a solução de um problema de grandes proporções, mas perfeitamente solúvel”.

Porta que, por diversas vezes, sugeriu uma “força terefa” para a solução das filas, repete a frase de um famoso escritor italiano: “Se não for agora, quando será?”.

Ele adverte para a necessidade de que todos - Parlamentares, Governo, Embaixadas, Consulados “e também nós, dos Comites, das Associações e Patronatos - “arregacemos as mangas neste momento crucial que exige muita unidade de intenções e de ação”.

Na carta do senador Pollastri endereçada a algumas pessoas do Brasil, ele afirma que “a tão desejada ‘força tarefa’ para enfrentar seriamente o endêmico problema dos longos tempos de espera junto aos consulados, especialmente e não só, para o reconhecimento da cidadania, parece hoje uma realidade”.

Em sua carta ao Senador, o vice-ministro Danieli explica que até o próximo mês de agosto “pretendemos completar os procedimentos necessários” para a contratação do pessoal e demais atos. Além da força-tarefa, Danieli fala também na melhoria da assistência sanitária aos indigentes, conforme se pode conferir nos textos integrais que reproduzimos abaixo.

COMENTÁRIO DE FABIO PORTA
(Vice-presidente do Comites de SP)

La nostra tante volte invocata “task force” potrebbe concretizzarsi nei prossimi mesi !

Dopo un anno di denunce e di pressioni (ricordo soltanto il duro comunicato del Comites di San Paolo e la raccolta di 22 mila firme in tutto il Brasile da parte di Comites, Cgie e Associazioni) forse siamo ad un passo da un primo risultato.

Il Senatore Pollastri, che insieme ai parlamentari eletti all’estero e grazie all’appoggio del governo (e alle nostre insistenze…) era riuscito ad inserire nella Finanziaria 32 milioni di euro che integravano le risorse del Ministero degli Esteri proprio per fare fronte a questo problema, ci comunica che il Governo ha giá predisposto le misure necessarie per avviare la “Task Force” sulla cittadinanza, priorizzando (come è giusto visti i numeri) il Brasile.

La dichiarazione ufficiale è contenuta nella lettera inviata proprio al Sen. Pollastri dal Vice Ministro degli Esteri con delega per gli italiani all’estero Franco Danieli, nel quale si confermano e in parte specificano questi dati.

Si tratta, secondo Danieli, di “25 posti aggiuntivi per impiegati di ruolo di cui 15 da impiegare nel settore cittadinanza”, oltre a “25 lunghe missioni (6-8 mesi) da destinare solo alla task force della cittadinanza”.

Nei prossimi mesi, infine, saranno assunti 150 contrattisti “buona parte dei quali – scrive il Vice Ministro – saranno destinati a prestare servizio nelle sedi brasiliane”.E’ tutto e nulla allo stesso tempo.

Puó essere tanto se, come si auspica, al Brasile verranno destinate la grande maggioranza delle risorse umane e – soprattutto – gli sforzi congiunti dell’amministrazione centrale e locale del Ministero degli Esteri (ossia: Ministero, Ambasciata e Consolati).

Puó non essere nulla se la distribuzione non sará equamente proporzionata al problema (che è acuto in Brasile) e – soprattutto – se i Consolati non si dimostreranno pronti ad accogliere questa disponibilità con spirito di collaborazione per la soluzione di un problema di grande proporzioni, ma tutt’altro che irrisolvibile.

Auspico che tutti, come piú volte è stato ribadito in questi mesi (Parlamentari, Governo, Ambasciate, Consolati e anche noi dei Comites, delle Associazioni, dei Patronati), si rimbocchino le maniche in un momento cruciale che esige molta unitá di intenti e di azione.
“Se non ora – recitava il titolo di un famoso scrittore italiano – quando”?

CARTA DO SENADOR POLLASTRI

Commissione Affari Esteri / Sen. Edoardo Pollastri / Roma , 21 gennaio 2008

Cari Amici,

Sono particolarmente lieto di inviarvi copia della lettera che ho ricevuto oggi dal Vice Ministro Danieli in merito alle principali problematiche che riguardano le nostre collettività in America Meridionale.

La tanto auspicata "task force" per affrontare seriamente l'endemico problema dei lunghi tempi di attesa presso i consolati , specialmente e non solo, per il riconoscimento della cittadinanza , sembra finalmente essere oggi una realtà.

Come sapete, questo importante risultato, e gli altri illustrati nella lettera allegata, sono il frutto di un percorso impegnativo ed articolato iniziato all'indomani del mio insediamento in Senato: ne fanno parte i numerosi interventi in Commissione esteri ed in Aula; i frequentissimi contatti con il Governo e con i vertici amministrativi del Ministero degli Affari Esteri ; le dure prese di posizione nel corso delle manovre finanziarie 2007 e 2008 ; l'appoggio decisivo del Comitato per le questioni degli italiani all'estero del Senato.

La collaborazione poi con i Comites ed il CGIE, radicati sul territorio, è stata di fondamentale importanza.Si tratta di importanti risultati che vanno comunque sviluppati e consolidati. Continuerà il mio impegno per seguirli e tenerVi informati.

Un caro saluto.

Senatore Edoardo Pollastri

CARTA DO VICE-MINISTRO FRANCO DANIELI AO SENADOR EDOARDO POLLASTRI

Prot. 028/0023603 / Roma, 21 gennaio 2008

Desidero innanzitutto ringraziarLa per il Suo forte e costante impegno in occasione dell’iter della Legge Finanziaria 2008 in Senato, che ha condotto all’approvazione dei necessari emendamenti in favore delle nostre collettività all’estero.

La disponibilità di risorse aggiuntive pari a 32 milioni di euro ha consentito di portare i vari capitoli del Ministero a livelli sufficienti per intraprendere, tra l’altro, le azioni di rafforzamento della rete consolare e di miglioramento dell’assistenza sanitaria agli indigenti, particolarmente in America Latina, che Lei aveva da tempo auspicato.

Il Ministero degli Esteri sta quindi predisponendo le misure necessarie per la costituzione, in Brasile e in Argentina, di “task forces” per lo smaltimento delle pratiche di riconoscimento della cittadinanza giacenti da troppo tempo presso i nostri Consolati.

Posso già darLe un’idea alquanto precisa sull’ammontare di risorse umane che intendiamo impiegare a tale scopo: sono già stati pubblicizzati 25 posti aggiuntivi per impiegati di ruolo, di cui 15 da impiegare nel settore cittadinanza (gli altri saranno incaricati nel settore visti), che potranno prendere servizio già nei prossimi mesi, ai quali si aggiungeranno altri posti in 25 missioni lunghe (6-8 mesi), sempre di personale di ruolo, da destinare solo alle task forces cittadinanza.

Entro il prossimo mese di agosto prevediamo di completare le necessarie procedure concorsuali, da espletarsi nelle sedi interessate, per l’assunzione dei 150 contrattisti previsti dalla Legge 246 del 27.12.07, buona parte dei quali saranno destinati a prestare servizio nelle sedi brasiliane.

Infine, onde assicurare un calibrato mix di tipologie professionali, stiamo disponendo l’assunzione di un consistente numero di personale interinale (i c.d. “digitatori”): a tale scopo è stato richiesto alle sedi interessate dal problema cittadinanza di evidenziare non solo il fabbisogno in relazione al numero di pratiche giacenti, ma anche la capacità di assorbimento nelle attuali condizioni logistiche.

Riguardo poi all’assistenza per gli indigenti, calcolati in 1200 in tutto il Brasile (529 a Rio, 292 a S. Paolo, 85 a Porto Alegre, 53 a Curitiba , 12 a Recife e 4 a Brasilia), desidero informarLa che, nelle more dell’approvazione in Parlamento del provvedimento relativo all’istituzione di un assegno di solidarietà, è mia intenzione procedere ad utilizzare le accresciute risorse del capitolo relativo all’assistenza diretta per corrispondere agli indigenti ultrasessantacinquenni nati in Italia una somma di importo massimo pari a 1.500 euro a titolo di “solidarietà”.

Sempre per alleviare le condizioni degli indigenti, ho dato indicazione di procedere in Brasile alla stipula di assicurazioni sanitarie sede per sede (in ragione delle difficoltà oggettive emerse per una unica iniziativa a livello nazionale), laddove se ne verifichino le condizioni cioè sistema sanitario locale insufficiente e contemporanea disponibilità di società di assicurazione a condizioni adeguate.

Infine, riguardo all’ipotesi da Lei ventilata di organizzare, con il sinergico apporto della DIGIT e della DGPC una rassegna di iniziative culturali di alto livello in Brasile, sono lieto di comunicarLe che i competenti uffici ministeriali valuteranno sin da ora una serie di progetti da inserire nella programmazione di una vasta rassegna che potremmo denominare “Italia in Brasile”.

Mi è gradita l’occasione per inviarLe i miei pi cordiali saluti,

Franco Danieli.

Fonte: http://www.insieme.com.br/portal/conteudo.php?sid=187&cid=1746&parent=187

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